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Miscellanea

I casi clinici nella cultura medica in una rivista del ‘700: «Le Novelle Letterarie» (Firenze, 1740-1792)

Razionale

Al suo apparire le Novelle Letterarie (NL) introducono alcuni di quei caratteri che si stavano consolidando nella produzione periodica a cavallo della seconda metà del Settecento, in primis l’agilità della struttura, l’apertura alla produzione libraria europea e la pronta informazione. A partire dal 1° gennaio 1740 con cadenza settimanale, ogni venerdì, cominciarono infatti ad uscire i 52 fascicoli di otto pagine numerate a colonne con andamento progressivo, che costituivano il tomo annuale, «Il quale altro non contiene, che il compilamento di ciò che di tempo in tempo succede nella Repubblica delle Lettere in aumento delle Scienze e delle Arti…» (G. Lami, direttore). Ogni contributo o notizia veniva rubricato sotto il nome della città di provenienza secondo uno schema che rimase invariato nel tempo: le città italiane con in testa Firenze, le francesi , le inglesi, le olandesi e moltissime altre.

Casistica e Metodi

Nell’arco dell’intero periodo di pubblicazione della rivista, le colonne dedicate alla “medicina” sono il 9% di tutte le materie affrontate nel periodico, mediamente 70-75 delle  circa 800  di ciascun tomo. In Fig. 1, la prevalenza degli argomenti.

Risultati

I casi clinici più significativi: diagnosi di morte, titolazioni dei medicamenti, polemiche inoculazioni del vaiolo, medicina legale, rinnovato approccio naturalistico della scienza illuministica alle funzioni del corpo femminile e alle malattie delle donne, litotomie vescicali, idropisie ec. Il linguaggio, quasi mai in latino, la descrizione dei mali risultavano comprensibili ad un pubblico eterogeneo. Buone pratiche mediche, e non , si diffondevano in letteratura, contribuendo a delineare la “Medicina” italiana e oltremontana. Fruitori, i medici (famosi e non, spesso filosofi) con  "ragionamenti" pro, contro, apologetici.

Conclusioni

L'annotazione di casi clinici, mette in luce alcuni aspetti speculativi moderni della medicina del settecento, ancora oggi, forse, non del tutto accantonati, si pensi alla scarsa affidabilità delle notizie medico-sanitarie che, in genere, corrono nei nostri quotidiani e settimanali.

De Paoli Vitali E.(2), Cristiani A.(1)
((1)Clinica Quisisana, Ferrara; (2)Scuola di Lettere e Beni Culturali, Università di Bologna)
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