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Nefrologia clinica

Un errore ti indicherà la via…il gap del lattato in un caso di intossicazione da glicole etilenico

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Razionale

In un caso di intossicazione, una discrepanza nei livelli di lattacidemia fra quanto indicato all’emogasanalisi POCT e il dato misurato in laboratorio, il cosiddetto gap dal lattato, può orientare la diagnosi. Descriviamo un caso emblematico.

Casistica e Metodi

Un uomo di 54 anni viene portato in PS per capogiri, rallentamento  ideo-motorio, eloquio impastato, tendenza al sopore. L’anamnesi patologica remota è suggestiva per precedenti ischemici cerebrali e un recente tentativo di suicidio con psicofarmaci. Una TC encefalo risulta negativa. Gli esami di laboratorio non mostrano disionie né significative alterazioni della crasi ematica o della funzione renale.I test tossicologici per antidepressivi triciclici e benzodiazepine sono negativi. Il quadro evolve verso il coma con comparsa di anuria. Il paziente viene ricoverato in Rianimazione ed è richiesta una consulenza nefrologica.

Risultati

L’EGA eseguita al POCT mostra un’acidosi metabolica ad elevato anion gap (pH 6.95, AG 23) con una lattacidemia di 250 mg/dL, Na 144 mEq/L, glicemia 188 mg/dL e BUN 25 mg/dL. L’osmolarità plasmatica misurata è 319 mOsm/Kg, l’osmolarità calcolata è 309 mOsm/Kg, gap osmolare 10 mOsm/Kg.Vengono ripetuti sullo stesso prelievo lattacidemia a POCT e in laboratorio. Il gap è notevole: 206 mg/dL su POCT e 56 mg/dL in laboratorio.Il sedimento urinario su lavaggio vescicale mostra numerosissimi cristalli di ossalato di calcio, alcuni inclusi all’interno di cellule tubulari. La coesistenza di cristalluria, AG elevato, gap del lattato e un gap osmolare ai limiti della significatività indirizzano verso un'intossicazione da glicole etilenico. Il paziente è sottoposto a dialisi e a trattamento con fomepizolo con pieno recupero in pochi giorni.

Conclusioni

Il gap del lattato è un artefatto dovuto all’interferenza dei metaboliti del glicole etilenico con i sistemi POCT che utilizzano come reagente la L-lattato ossidasi (ad es. Radiometer). La ripetizione dell’esame con altro metodo di laboratorio svela l’artefatto e nel giusto contesto indirizza verso l’intossicazione da glicole etilenico.

Iannuzzella F., Corradini M., Bertolini R., Mattei S., Stefani A., Pasquali S.
(SC di Nefrologia e Dialisi, IRCCS Arcispedale Santa Maria Nuova, Reggio Emilia)
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