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Lesioni renali in corso di discrasie plasmacellulari e di linfomi

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RAZIONALE, OBIETTIVI E STRUTTURA DELLO STUDIO

Le discrasie plasmacellulari (DPC) e i linfomi (L) rappresentano le patologie ematologiche di più frequente riscontro.

Possono coinvolgere il rene in una percentuale variabile di pazienti fino a oltre il 60% dei casi (mieloma multiplo e amiloidosi AL).

Nella patogenesi del danno renale da DPC e da L la componente monoclonale, ed in particolare le catene leggere (CL) libere circolanti, svolgono un ruolo chiave, anche se non ancora completamente chiarito.

E’ comunque noto, grazie a tecniche recentissime di immunopurificazione e di analisi proteomica, che caratteristiche strutturali peculiari delle CL stesse condizionano il tropismo d’organo renale e verosimilmente  anche il tropismo per i differenti distretti  del parenchima renale (tubuli, glomeruli, vasi) in cui le CL possono interagire.

A fronte di lesioni istologiche renali così eterogenee anche l’espressione clinica è variabile, ne consegue che solo la biopsia renale consente di identificare l’esatta nefropatia da DPC e da L.

I pochi lavori della letteratura riportano infatti dati estremamente variabili, condizionati dalle differenti politiche bioptiche e dalle differenti collaborazioni con gli specialisti ematologi.

Le lesioni istomoformologiche renali secondarie a DP e L sono quindi:

  • polimorfe, talora caratterizzate dalla presenza di differenti tipologie di lesione coesistenti nella stessa biopsia renale
  • di non facile inquadramento così da richiedere l’utilizzo di tutte le tecniche di osservazione a disposizione
  • di  frequenza difficilmente valutabile

Va segnalato inoltre che, negli ultimi anni, l’armamentario diagnostico-terapeutico nel campo delle malattie ematologiche si è enormemente arricchito in termini di:

  • nuovi markers di danno d’organo
  • dosaggio e isolamento delle CL
  • nuovi chemioterapici
  • tecniche depurative extracorporee di rimozione delle CL

Nonostante ciò i pazienti con DPC e L e coinvolgimento renale secondario mantengono una prognosi severa.

Per questa tipologia di pazienti è pertanto richiesto, con sempre più frequenza, un intervento sempre più qualificato da parte del nefrologo.

 

Obiettivi

Obiettivi del progetto sono:

  • la mappatura delle differenti lesioni isto-morfologiche renali osservate nei pazienti affetti da DPC e L sul territorio nazionale
  • la raccolta e l’analisi dei quadri clinico-laboratoristici di presentazione e di follow-up
  • l’impatto prognostico delle differenti nefropatie sull’ andamento della funzione renale, della malattia ematologica di base e della sopravvivenza del paziente
  • la raccolta e l’analisi delle strategie terapeutiche adottate

I dati raccolti possono rappresentare poi il punto di partenza per la realizzazione di percorsi diagnostico-terapeutici specifici e condivisi nell’ambito di una stretta collaborazione nefrologo/ematologo.

 

Materiali e metodi  e analisi statistiche

Si tratta di uno studio osservazionale, clinico-istologico, multicentrico, retrospettivo (a partire dal 2005), che rientra nei piani di attività del Gruppo di Studio di Immunopatologia Renale.

Prevede:

  1. due fasi: 1) Raccolta Dati, della durata di 8 mesi   2) Analisi dei Dati, della durata di 4 mesi

(previa approvazione da parte del C.E. del Centro Coordinatore e dei Centri Partecipanti).

  1. un’organizzazione capillare di 2 referenti per ciascuna Macroarea Geografica individuata (Nord-Centro-Sud), i quali interagiscono tra loro e con un monitor centralizzato sia nella fase 1 (Raccolta Dati – suddivisi per competenze territoriali) che nella fase 2 (Analisi dei Dati – suddivisi per competenze specialistiche) con competenze diversificate
  2. un Registro informatizzato dedicato

 

Per quanto riguarda il punto 3, la raccolta dei dati clinici ed istologici, dalla biopsia renale al follow-up successivo, dei pazienti affetti da nefropatia secondaria a DPC e L, avviene per mezzo di un Registro informatizzato, dedicato.

È stato infatti creato un database che sostiene la struttura del Registro stesso.

Il database è accessibile via web tramite credenziali di accesso rilasciate dal monitor a ciascun utente autorizzato:

  • referente del Centro di Nefrologia, limitatamente ai dati del Centro stesso
  • referente di Macroarea limitatamente ai Centri della Macroarea di competenza
  • Monitor con accesso globale

Il Registro prevede la raccolta dei dati di ciascun paziente biopsiato, disponibili presso il Centro, attraverso la compilazione, oltre che dei dati anagrafici, di nove gruppi di informazioni, ciascuno dei quali è all'interno di una schermata specifica. Il registro consta dei seguenti gruppi di informazioni: "Quadro basale", se disponibile, che raccoglie le informazioni relative all'esordio dell'emopatia; "Quadro Presentazione nefropatia", che descrive il quadro di presentazione alla biopsia renale; "Coinvolgimento organi extra-rene", che, alla biopsia renale, segnala l'eventuale coinvolgimento di altri organi; "Diagnosi Clinica-Istologica", che riporta le informazioni relative ai parametri clinico-laboratoristici ed isto-morfologici; "Terapia sintomatica"; "Chemioterapia e trapianto"; "Trattamenti extracorporei", che raccoglie informazioni relative agli schemi terapeutici utilizzati; "Follow-up ematologico "; "Follow-up nefrologico", che fa riferimento all’andamento della malattia ematologica, della nefropatia e della risposta alla terapia.

STATO DELL’ARTE (Settembre 2012)

Fase: Approvazione Comitato Etico del Centro Coordinatore e Comitati Etici dei Centri Partecipanti (Figura 1).

Fase: Inserimento e Raccolta Dati (Figura 2; Figura 3).

CALENDARIO DI ATTIVITÀ PER IL COMPLETAMENTO DEL PROGETTO

(Figura 4)

Bibliografia

  • Haynes RJ, Read S, Collins GP et al. Presentation and survival of patients with severe acute kidney injury and multiple myeloma: a 20-year experience from a single centre. Nephrol Dial Transplant 2010; 25:419-426. 
  • Lavatelli F, Brambilla F, Valentini V et al. A novel approach for the purification and proteomic analysis of pathogenic immunoglobulin free light chains from serum. Biochim. Biophys Acta. 2011 Mar; 1814(3):409-19.
  • Nasr SH, Valeri AM, Sethi S et al. Clinicopathologic correlations in multiple myeloma: a case series of 190 patients with kidney biopsies. Am J Kidney Dis. 2012; 59(6):786-794.
  • Hutchison CA, Bladè J, Cockwell P et al. Novel approaches for reducing free light chains in patients with myeloma kidney. Nat Rev Nephrol. 2012; 8:234-243.
  • Hutchison CA, Batuman V, Behrens J et al. The pathogenesis and diagnosis of acute kidney injury in multiple myeloma. Nat Rev Nephrol. 2012; 8:43-51.
  • Basnayake K, Stringer SJ, Hutchison CA et al. The biology of immunoglobulin free light chains and kidney injury. Kidney Int. 2011; 79:1289-1301.
  • Leung N et al. Improvement of cast nephropathy with plasma exchange depends on the diagnosis and on reduction of serum free light chains. 2008; 73:1282-1288.
release  1
pubblicata il  27 settembre 2012 
da Sonia Pasquali, Sandro Feriozzi, Franco Ferrario, Giuseppe Grandaliano, Gina Gregorini, Domenico Santoro
(Gruppo di Studio di Immunopatologia Renale, Società Italiana di Nefrologia)
Parole chiave: discrasie plasmacellulari
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