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Nefrologia clinica

POLIURIA E IPOSODIEMIA DOPO UN’EMORRAGIA SUBARACNOIDEA: CASO CLINICO

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Abstract

INTRODUZIONE. La “cerebral salt wasting syndrome” (CWS) è una sindrome che si manifesta dopo una malattia cerebrale, spesso un’emorragia subaracnoidea ed è caratterizzata da perdita di sale, iposodemia, riduzione del volume extracellulare, poliuria, disturbi del sensorio. Il ripristino della perdita di sale porta alla scomparsa dei sintomi, corregge il disordine elettrolitico, che dopo qualche mese si autorisolve. L’attenzione del medico nella diagnosi differenziale è quasi sempre rivolta solo alla sindrome da inappropriata secrezione di ADH. Qui riportiamo un caso clinico dove iposodemia e poliuria erano imprevedibilmente l’effetto di due patologie associate.

MATERIALI E METODI. Un paziente, 67 anni, veniva ricoverato presso la nostra Unità di Nefrologia per grave iposodemia ed ipopotassemia. In anamnesi si segnalavano una recente emorragia subaracnoidea post-traumatica, parkinsonismo atipico, ipertensione arteriosa. La terapia domiciliare comprendeva levodopa, rasagilina, irbesartan. Al momento del ricovero il paziente si presentava tachicardico, aveva ipotensione arteriosa ortostatica, non edemi, sensorio obnubilato. Gli esami ematochimici mostravano creatininemia 0,4 mg/dl, iposodemia (Na 118 mEq/l), ipopotassemia (K 1,9 mEq/l), pH 7,56, bicarbonatemia 33 mEq/l, osmolalità plasmatica 247 mOsm/Kg H2O, aumentata escrezione di sodio (NaU 316 mEq/l), osmolalità urinaria 242 mEq/ Kg H2O, diuresi 5,5 l/d. Ormoni surrenalici, calcio e magnesio urinari e sierici, ADH risultavano nella norma. Nell’ipotesi di una severa deplezione di volume si correggeva la perdita di sodio e potassio. Il rapido miglioramento del sensorio, la normalizzazione dell’equilibrio acido base, della sodiemia e potassiemia suggerivano una CWS, ma contro tale ipotesi era la persistenza di una diuresi inappropiatamente elevata. Un test dell’assetamento, che veniva eseguito per la diagnosi differenziale tra polidipsia primaria e diabete insipido, deponeva per una polidipsia primaria.

RISULTATI E CONCLUSIONI. La psicoterapia risolveva la poliuria. Dopo 6 mesi la natriuresi si normalizzava e il paziente non supplementava più la dieta con sodio.

I disordini idroelettrolitici possono complicare il decorso clinico di malattie neurologiche, la diagnosi differenziale spesso difficile dovrebbe tener conto oltre che di parametri di laboratorio e clinici anche dell’aspetto psicologico del paziente.

V. Corradetti(1), E.F. Pattonieri(1), C. Rocca(1), T. Valsania(1), G. Bedino(1), F. Bosio(1), P. Esposito(1), M. Gregorini(1), V. Sepe(1), C. Libetta(1), T. Rampino(1), A. Dal Canton(1)
((1)Fondazione Irccs Policlinico S.matteo Struttura Complessa' Di Nefrologia E Universita' Degli Studi Di Pavia )
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