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Miscellanea

DIAGNOSI TARDIVA DI SCC IN FAV AD ALTA PORTATA: QUALE MONITORAGGIO?

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Abstract

INTRODUZIONE. La fistola arterovenosa (FAV) per emodialisi (HD) con alta portata (Qa) è associata a scompenso cardiocircolatorio (SCC) potenzialmente reversibile con chiusura dell’accesso. Attualmente non disponibili linee guida che definiscano la sorveglianza della FAV e le strategie di intervento preventive l’insorgenza di SCC in FAV ad alta portata: il monitoraggio del ricircolo cardiopolmonare (RCP), suggerito dalla letteratura, non è ancora raccomandato.

MATERIALI E METODI. Descriviamo un caso di SCC a diagnosi tardiva in una paziente di 65 anni, in HD dal 2008 per ESRD in APKD, portatrice da marzo 2008 di FAV prossimale destra, e, affetta da cardiomiopatia dilatativa (CMD) ipocinetica (nel 2008, FE 47%, insufficienza mitralica (IM) moderata).

RISULTATI E CONCLUSIONI. Da febbraio 2011 compariva cardiopalmo episodico: ECG-Holter ed ecocardiografia negativi per aritmie o peggioramento del quadro cinetico e valvolare.

Da novembre 2011 evoluzione in classe NYHA 4. Approfondimenti cardiologici non dirimenti: ecocardiografia (FE 47%, PAPs 49mmHg, diametro diastolico (LVIDd) e sistolico (LVIDs) del ventricolo sinistro 69 e 39 mm), ECG-Cicloergometro (lieve sopraslivellamentoST), scintigrafia miocardica (ipoperfusione anteriore distale-apicale persistente). A gennaio 2012 riscontro ecodoppler di FAV ad alta portata (Qa>3800ml/min, RCP=38%), ecocardiografia stabile (FE 47%, PAPs 49mmHg, IM moderata) con aumento di LVIDd (75mm) e di LVIDs (56mm): si procedeva a revisione chirurgica (PTFE-bypass su v. cefalica e chiusura della v.basilica). All’ecodoppler, parziale riduzione della portata sulla vena di scarico (2300ml/min), ma non sull’arteria brachiale (Qa 3000ml/min). Seguiva miglioramento clinico (NYHA 2), regredito a due settimane (NYHA 4, tachicardia sinusale). In presenza di nota CMD ipocinetica e valvolare si procedeva a chiusura completa della FAV: rapido miglioramento soggettivo nell’immediato post-operatorio e stabilizzazione clinica nelle sei settimane successive (NYHA 2, RS normofrequente, FE 35%, PAPS 40mmHg, LVIDd 69mm, LVIDs 57mm, IM severa e Qa dell’a. brachiale 169ml/min).

Nuove raccomandazioni sul monitoraggio della Qa della FAV in pazienti cardiopatici potrebbero favorire il riconoscimento precoce dell’alto flusso. Nuovi studi potranno meglio definire il timing ottimale per il controllo del RCP nei pazienti a rischio.

S. Libardi(1), A. Galassi(1), G. Bacchini(2), S. Colzani(1), R. Scanziani(1), W. Donzelli(3)
((1)Nefrologia e Dialisi AO Desio e Vimercate Presidio di Desio , (2)Nefrologia e Dialisi Ospedale A. Manzoni Lecco , (3)Servizio di Cardiologia AO Desio e Vimercate Presidio di Carate B.za )
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