Un’indagine eseguita in Piemonte nel 2008 dimostrava l’ambiguità del termine 'predialisi', esso infatti veniva impiegato per definire realtà organizzative molto diverse: l'ambulatorio nefrologico per pazienti con insufficienza renale cronica di grado avanzato; il momento di scelta del trattamento dialitico; l'orientamento del paziente uremico al trattamento sostitutivo nell'ambito di un percorso informativo. Nella nostra realtà organizzativa l'ambulatorio di predialisi si propone due obbiettivi: il follow-up clinico del paziente al IV-V stadio di malattia renale; l'orientamento del paziente al trattamento sostitutivo inteso come un intervento finalizzato a porre la persona nelle condizioni di poter effettuare delle scelte personali circa il proprio progetto di vita. Esso pertanto si iscrive a pieno titolo nell’ambito del processo di educazione e formazione integrale della persona. Scopo del lavoro: valutare le differenze nella scelta del trattamento dialitico tra i pazienti che hanno usufruito del percorso di predialisi e quelli che non hanno avuto tale opportunità; valutare l’efficacia del percorso formativo informativo nella scelta del trattamento sostitutivo. Sono stati presi in considerazione 96 pazienti: 77 hanno iniziato il trattamento sostitutivo dopo un percorso nell'ambulatorio di predialisi. Gli altri 19 pazienti hanno iniziato il trattamento dialitico in maniera non pianificata. Ai pazienti seguiti in predialisi è stato fornito un questionario allo scopo di valutare l'utilità del percorso effettuato. Nella scelta del trattamento dialitico i 77 pazienti dell'ambulatorio di predialisi si sono distribuiti in maniera equa tra emodialisi e peritoneodialisi: 43% vs 57%; mentre gli altri 19 pazienti sono stati avviati prevalentemente alla emodialisi: 86% vs 14 %. L'analisi dei questionari ha mostrato l’utilità, nella scelta del trattamento sostitutivo, del percorso fatto dai pazienti e dalle loro famiglie nell’ambito dell’ambulatorio di predialisi. Tutto ciò ci porta a ritenere di grande utilità l’istituzione di un ambulatorio di predialisi capace di ottimizzare le cure predialitiche, di programmare la preparazione dell’accesso vascolare o peritoneale, di garantire al paziente una scelta consapevole del trattamento sostitutivo.