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Miscellanea

AMILOIDOSI SECONDARIA (AA) E SINDROME DI MUCKLE-WELLS IN TERAPIA CON ANTICORPI MONOCLONALI ANTI-INTERLEUCHINA-1B CANAKINUMAB: EFFICACIA SULLA FUNZIONE RENALE E RIDUZIONE DELLA PROTEINURIA DOPO 6 MESI

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Abstract

INTRODUZIONE. La sindrome di Muckle-Wells (MWS) è una rara malattia autosomica dominante causata da una mutazione del gene NLRP3 che induce una continua attivazione di interleuchina (IL-1beta). E’ caratterizzata da ipoacusia, febbri ricorrenti, eritemi cutanei orticarioidi, artralgie, congiuntivite, sino al deposito di sostanza amiloide reattiva (AA) anche a livello renale, con proteinuria od insufficienza renale, nel 70% dei casi. PAZIENTI e METODI: Si descrivono due pazienti maschi caucasici, padre e figlio di 51 e 25 anni, eterozigoti per una doppia mutazione V198M e R260W del gene NLRP3. La diagnosi istologica con biopsia renale di amiloidosi AA, alla colorazione con rosso Congo, è stata posta per peggioramento di insufficienza renale (IRC) e proteinuria nefrosica. Sono state intraprese varie terapie con melfalan, azatioprina, steroidi e colchicina, senza beneficio clinico, né rallentamento della progressione della IRC né riduzione della proteinuria.

E’ stata allora iniziata terapia con canakinumab, anticorpo monoclonale IgG1 anti-IL-1beta (150 mg 1 fl sc ogni 60 giorni) in entrambi i pazienti.

RISULTATI e CONCLUSIONI. I significativi risultati di netta riduzione nei limiti di norma sia dei valori di amiloide serica (SAA) che degli indici aspecifici di flogosi, oltre al netto miglioramento della proteinuria e del filtrato glomerulare (FG), sono evidenziati nella figura.

In letteratura esistono scarsi dati sugli effetti sulla funzione renale di tale farmaco in pazienti adulti con MWS. Questo è il primo report che descrive gli effetti positivi a medio termine con anticorpo monoclonale IgG1 anti-IL-1beta sulla funzione renale in pazienti adulti con MWS, naive-trattati, con proteinuria ed insufficienza renale secondari ad amiloidosi AA.

Nella nostra esperienza canakinumab ha permesso la totale remissione della sintomatologia artralgica e febbrile, netto miglioramento entro i limiti di norma sia degli indici aspecifici di flogosi che della amiloide plasmatica SAA, miglioramento del FG e netta riduzione della proteinuria, grazie agli effetti anti-infiammatori inibenti la produzione del reattante di fase acuta SAA. Non abbiamo assistito ad eventi avversi nel FU a 6 mesi.

R. Scarpioni(1), L. Cantarini(2), A. Lazzaro(3), M. Ricardi(1), V. Albertazzi(1), L. Melfa(1), D. Vallisa(3), P.G. Poisetti(1), L. Cavanna(3)
((1)Unità Operativa Di Nefrologia E Dialisi, Dipartimento Delle Specialità, Ospedale Ausl Guglielmo Da Saliceto Piacenza , (2)Unità Operativa Di Reumatologia, Policlinico Le Scotte, Università Di Siena , (3)Unità Operativa Di Ematologia, Dipartimento Di Oncoematologia, Ospedale Ausl Guglielmo Da Saliceto Piacenza )
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