Login




Metabolismo calcio-fosforo / nefrolitiasi

IMPLICAZIONI CLINICHE DEL DOSAGGIO DEL PTH CON METODICHE DI TERZA GENERAZIONE

Questo Abstract è stato accettato come Poster. Clicca qui per visualizzare

Abstract

Le problematiche relative al dosaggio del PTH sono state oggetto di discussione negli ultimi anni. La grande variabilità biologica, l’eterogeneità dei PTH circolanti ed il conseguente uso di kit di dosaggio diretti verso diversi epitopi hanno determinato risultati variabili, in dipendenza del metodo usato. Le implicazioni cliniche sono importanti in quanto le scelte decisionali hanno pesanti ricadute nella gestione del paziente.

I kit di dosaggio c.d. di seconda generazione misurano il PTH intatto (iPTH) e leggono anche frammenti N-troncati in posizione precoce della molecola e biologicamente inattivi.

Recente è l'introduzione di metodi di terza generazione che leggono solo la molecola intera (1-84 PTH cioè wPTH).

Abbiamo sperimentato il nuovo kit di dosaggio Liaison®, classificato come di terza generazione. Il metodo è stato confrontato con due di seconda generazione, Immulite® e Modular®, su 250 pazienti: 70 normali, 29 affetti da iperparatiroidismo primitivo (PHPT), 46 uremici pre-dialisi e 105 in emodialisi. In tutti è stato anche valutato il livello di 25OHvitamina D.

Nella Tabella sono elencati i valori medi, che confermano grandi differenze fra metodi, con un rapporto Liaison/Immulite e Liaison/Modular compreso fra 0.4 e 0.6, in apparenza indipendente da differenze fra ed entro gruppi.

Il grado di correlazione fra metodi è buono, ma si nota come l’intervallo di riferimento sia molto diverso, e questo ha importanti ricadute sulla gestione clinica.

I livelli plasmatici di calcifediolo spiegano in parte valori abnormemente elevati fra soggetti normali, e confermano la necessità di tenere conto di questi nella valutazione dei dati del paziente. Questa dipendenza ha minore significato nei pazienti con disfunzione primitiva o secondaria delle paratiroidi.

In conclusione, il metodo Liaison® ha mostrato una buona affidabilità e una buona correlazione con i metodi PTH Intact. I valori di wPTH sono mediamente più bassi e pari al 40-60% di quelli dell'iPTH. Queste differenze, di cui è importante essere consapevoli nel momento delle decisioni cliniche, impongono una stretta collaborazione fra laboratorio e clinica.

S. Berutti(1), D. Marranca(2), C. Vitale(1), L. Erroi(2), M. Migliardi(2), M. Marangella(1)
((1)S.c. Nefrologia E Dialisi - A.o. Ordine Mauriziano Torino , (2)S.c. Laboratorio Analisi - A.o Ordine Mauriziano Torino )
Non sono presenti commenti
Figure
Realizzazione: Tesi S.p.A.

Per assistenza contattare: Claudia Ingrassia, Tesi S.p.A.
0172 476301 — claudia.ingrassia@gruppotesi.com