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Insufficienza renale cronica

ANALISI DESCRITTIVA DI UNA POPOLAZIONE DI PAZIENTI CON IRC : ESPERIENZA DI UN AMBULATORIO AFFERENTE AD UN DIPARTIMENTO DI NEFRO – UROLOGIA

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Abstract

INTRODUZIONE. La malattia renale cronica (IRC) è una patologia in crescita continua per l’allungamento della vita media e l’aumentata incidenza di diabete e ipertensione arteriosa. Questo studio osservazionale, eseguito nell’ambito di un più ampio progetto di prevenzione,mira a descrivere i principali fattori etiologici e le caratteristiche cliniche in un numeroso gruppo di pazienti con diverso grado di IRC, giunti per la prima volta presso un ambulatorio di nefrologia.

MATERIALI. E METODO: Inclusi 721 soggetti (432 M; 289 F, età media 70±12 ), presentatisi presso l’ambulatorio per l’insufficienza renale, dal Gennaio 2009 al Dicembre 2011.Lo stadio di malattia è stato valutato in base al filtrato glomerulare (CKD-EPI). Sono state considerate numerose caratteristiche cliniche. Dei dati raccolti è stata eseguita analisi statistica univariata ed effettuate alcune correlazioni. I risultati sono presentati come media ±DS.I coefficienti di correlazione calcolati sec. Pearson. È stato considerato significativo un p value < 0.05

RISULTATI E CONCLUSIONI. Le più comuni cause di danno renale sono risultate il diabete (13,5%) e l’ADPKD (8.3%). Il 15% dei pazienti presentava IRC da causa non definibile, compatibile con nefroangiosclerosi. Nel 7% di questi pazienti la causa dell’IRC è stata poi attribuita all’ipertensione arteriosa. Un’alta percentuale di pazienti (14%) era monorene, il 6.8% presentava patologie urologiche, di questi il 2% GSFS da RVU fino ad allora misconosciuto. Vasculopatia (14.2%) e cardiopatia ischemica (15%) sono risultate le patologie più frequentemente associate. Anche la calcolosi renale (8%) è risultata associata ma non causa di IRC. Dei 721 pazienti, 397 (54%) presentavano IRC di III stadio, una maggiore percentuale di essi distribuita nella fascia di età compresa tra 61 e 80 anni. Il 12,7% di questi presentava proteinuria>800 mg/24h.La dislipidemia (LDL> 130 mg/dl) risultava presente nel 38% del campione totale e nel 73% del sottogruppo. È risultata una correlazione inversa significativa tra i valori di LDL e F.G.I dati raccolti hanno evidenziato il problema, ancora attuale, di una diagnosi spesso tardiva e di una gestione non sempre corretta dell’IRC.

A.R. D'Angelo, G.E. Russo, M. Testorio, M. Mangiulli, D. Mastroluca, M. Casarci, B. Borzacca, M. Serraiocco, E. Totaro, A. Morgia, A. Cicchinelli, F. Mazza
((1)Dipartimento Di Scienze Ginecologico-ostetriche E Scienze Urologiche, Sapienza Università Di Roma )
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