Login




Insufficienza renale cronica

IL PUNTO DI VISTA DEI CLINICI CIRCA LA DIALISI DOMICILIARE: STUDIO DI RICERCA QUALITATIVA

Questo Abstract è stato accettato come Poster. Clicca qui per visualizzare

Abstract

INTRODUZIONE. In Europa, l’emodialisi a domicilio è una possibile alternativa alla metodica standard dell’emodialisi presso centri di dialisi. In questo studio, abbiamo valutato il punto di vista e le attitudini dei clinici in merito all’emodialisi domiciliare attraverso metodi di ricerca qualitativa.

METODI. Sono state effettuate interviste faccia-a-faccia a nefrologi e infermieri coinvolti nella cura di pazienti in emodialisi presso i centri di dialisi della rete Diaverum AB, un grosso provider di servizi dialitici in Europa, Australia e Sud America.

RISULTATI. Hanno partecipato 42 clinici provenienti da 15 centri dialisi in Francia, Italia, Portogallo, Germania, Svezia e Argentina. Sono stati identificati 4 temi principali relativi alle opinioni dei clinici sull’emodialisi a domicilio: barriere strutturali esterne (facile accesso al centro dialisi, condizioni domiciliari inadeguate, situazione economica instabile); capacità del centro (disponibilità di trattamenti alternativi, priorità sovrapposte, interessi commerciali); responsabilità e motivazione del clinico (preservare sicurezza e protezione, mancanza di consapevolezza, conoscenza ed esperienza, potenziale per offrire benefici nello stile di vita, interesse e avanzamento professionale); ed apprensione culturale (una inesorabile imposizione, peso per i familiari, forte legame al fornitore sanitario professionale, limitata consapevolezza di sé).

CONCLUSIONI. Nonostante il riconoscimento dei potenziali benefici dell’emodialisi domiciliare, come per esempio l’autonomia del paziente, i clinici sono dubbiosi e preoccupati circa la fattibilità del programma di emodialisi a domicilio. La disponibilità di numerose strutture per il trattamento dell’emodialisi molto prossime al domicilio dei pazienti, minimizza la domanda percepita per la dialisi a casa. Altre barriere chiave includono gli interessi commerciali, gli svantaggi economici, le preoccupazioni per la sicurezza del paziente ed il carico psico-sociale, e la mancanza di consapevolezza ed esperienza da parte del clinico in dialisi domiciliare. Sarebbe necessario promuovere la dialisi domiciliare come un’importante opzione per i pazienti, migliorare la conoscenza su i benefici clinici e psico-sociali, stabilire dei programmi consolidati di training per la dialisi a domicilio, e fornire rassicurazioni sull’abilità dei pazienti di praticare la dialisi domiciliare, come dimostrato dall’esperienza internazionale.

A. Tong(1), S. Palmer(2), B. Manns(3), J.C. Craig(1), M. Ruospo(4), L. Gargano(4), G.F.M. Strippoli(1,4)
((1)University Of Sydney Australia, (2)University Of Otago Christchurch New Zealand, (3)University Of Calgary Canada, (4)Diaverum Medical Scientific Office Lund Sweden)
Non sono presenti commenti
Figure
Realizzazione: Tesi S.p.A.

Per assistenza contattare: Claudia Ingrassia, Tesi S.p.A.
0172 476301 — claudia.ingrassia@gruppotesi.com