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Insufficienza renale acuta

CPFA E RISPOSTA EMODINAMICA: STUDIO OSSERVAZIONALE SU PAZIENTI CON SHOCK SETTICO

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INTRODUZIONE

La CPFA è una terapia extracorporea che amplia la rimozione di tossine in una gamma di pesi molecolari maggiore. Il plasma, separato dal sangue da un plasmafiltro, fluisce su una resina adsorbente per i mediatori pro e anti-infiammatori. Il sangue ricostituito fluisce quindi attraverso un emofiltro per riequilibrare fluidi ed elettroliti e rimuovere le piccole molecole. La CPFA è stata utilizzata prevalentemente in pazienti con shock settico mostrando un miglioramento dell'emodinamica e riduzione del fabbisogno di amine. E’ poco nota l'associazione tra dose di CPFA (volume di plasma/Kg/die) e risposta emodinamica (tempo di sospensione delle amine).

MATERIALI E METODI

Dieci pazienti (pts) con shock settico sono stati ricoverati in terapia intensiva (ICU). La CPFA è stata somministrata secondo il protocollo in uso presso il nostro istituto: almeno 3 trattamenti ad intervalli di 24 ore, iniziati non oltre 10 ore dalla diagnosi di shock settico. Ogni sessione di CPFA duratva 10 ore, per un volume di plasma trattato di 10 L, senza interruzione. Le catecolamine erano titolate utilizzando farmaci vasoattivi per mantenere una pressione arteriosa media (MAP) tra 65 e 90 mmHg. Farmaci inotropi erano utilizzati secondo monitoraggio PICCO.

RISULTATI

10 pts (7 uomini) età 41 ±20 anni trattati con 2-5 sessioni. La MAP al ricovero 66 ± 11 mmHg e alla dismissione dalla ICU (86 ± 16 mmHg; p = 0,02). Degenza media in ICU, 10 giorni (range 3-52 gg), e quella ospedaliera 22 giorni (range: 3-154 gg). Due i decessi. La durata media CPFA 8,7±2,4 ore, volume di plasma trattato 11,5±3,7 L, tempo medio alla sospensione delle amine dall'inizio della CPFA 66±41 ore. Maggiori volumi plasma trattato si associavano ad un trend di riduzione del tempo di trattamento con amine (figura 2) che diviene altamente significativo togliendo il punto apparentemente outlier.

CONCLUSIONI

Questo studio pilota, sebbene limitato dalla mancanza di un gruppo di controllo, suggerisce che dosi maggiori di CPFA potrebbero migliorare la risposta emodinamica riducendo la richiesta di amine ai pts.

release  1
pubblicata il  27 settembre 2012 
da P Gaggia¹, E Movilli¹, B Fiorese², E De Peri², E Seghelini², G Cancarini¹
(¹U.O. di Nefrologia e Dialisi Spedali Civili e Università di Brescia. ²Servizio di Anestesia and Rianimazione, Spedali Civili e Università di Brescia)
Parole chiave: CPFA, insufficienza renale acuta, Risposta Emodinamica
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Realizzazione: Tesi S.p.A.

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