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Insufficienza renale acuta

DANNO RENALE ACUTO POST CARDIOCHIRURGIA: RUOLO DI NGAL E CISTATINA C.

Abstract

Introduzione. L’insufficienza renale acuta rappresenta una complicanza frequente ed un fattore prognostico indipendente di mortalità nei pazienti sottoposti ad intervento cardiochirurgico. Ancora oggi uno dei principali limiti nella prevenzione e nel trattamento del danno renale acuto (AKI) è rappresentato dalla mancanza di un affidabile marcatore precoce. Negli ultimi anni sono emersi, grazie agli studi di genomica e proteomica, diversi promettenti marcatori di AKI, tra cui NGal e Cistatina C, entrambi con potenziale elevata sensibilità e specificità.

Scopo dello studio. è stato pertanto verificare l’associazione tra innalzamento dei livelli plasmatici di Cistatina C ed urinari di NGal ed AKI (e relativa eventuale precocità rispetto alla creatinina sierica) in pazienti sottoposti a cardiochirurgia.

Materiali e Metodi. In 32 pazienti consecutivi non affetti da insufficienza renale cronica candidati a intervento cardiochirurgico in by pass cardiopolmonare sono stati dosati creatinina sierica, cistatina C plasmatica ed Ngal urinario con le seguenti modalità: all’ingresso (t0); 6 ore (t1) e 12 ore (t2) post intervento; 24 ore (t3) e 48 ore (t4) post intervento.

Risultati e Conclusioni. Dei 32 pazienti valutati, 12 hanno presentato un innalzamento dei livelli plasmatici di cistatina C e/o di Ngal urinario e tra questi 7 hanno manifestato anche un innalzamento dei livelli sierici di creatinina nel post operatorio. Ferma restando la effettiva precocità rispetto alla creatinina sierica dei due markers analizzati, Cistatina C sembrerebbe essere più specifico (elevato in 6 casi su 7 quando successivamente compare anche un innalzamento sierico dei livelli di creatinina) ed Ngal più sensibile (elevato precocemente nei 12 pazienti con presunta AKI, anche in quelli che non sviluppano successivamente un aumento della creatininemia).

Pur con i limiti del piccolo campione analizzato, l’indicazione che emerge è che nella diagnosi di AKI, più che da un singolo marker, a tutt’oggi le informazioni più affidabili, in termini di sensibilità e specificità, derivano dall’esecuzione di un panel integrato di biomarcatori renali.

A. De Pascalis(1), A. D'Amelio(1), L. Di Lullo(2), F. Floccari(3), F. Russo(1), E. Buongiorno(1)
((1)Nefrologia, Dialisi e Trapianto Lecce ITALY, (2)Nefrologia e Dialisi Tivoli ITALY, (3)Nefrologia e Dialisi Civitavecchia ITALY)
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