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Genetica e omiche / Modelli sperimentali / Trasduzione del segnale

MICROVESCICOLE DERIVATE DA CELLULE STAMINALI MESENCHIMALE (MV-MSC) DA MIDOLLO OSSEO UMANO MIGLIORANO LA SOPRAVVIVENZA NEL DANNO RENALE ACUTO INDOTTO DA CISPLATINO

Questo Abstract è stato accettato come Poster.

Abstract

Introduzione. Le MV-MSC migliorano la morfologia e la funzionalità renale in diversi modelli di danno renale, in modo comparabile alle MSC. Scopo di questo lavoro è stato testare le MV in un danno renale acuto letale.

Materiali e metodi. Le MV-MSC sono state caratterizzate mediante analisi citofluorimetrica, micro-array e real-time PCR. In vitro è stata testata la loro capacità di essere internalizzate, di indurre la proliferazione ed inibire l’apoptosi di cellule tubulari umane. In vivo, per indurre un danno renale acuto letale sono stati inoculati sotto-cute, in topi SCID, 12 mg/Kg di cisplatino. In questo modello, tutti i topi muoiono entro 5 giorni. Sono state testate due diversi regimi di inoculo:

a) un singolo inoculo iv di 100 μg di MV;

b) inoculi multipli iv di MV.

È stata valutata la sopravvivenza, la funzionalità e la morfologia renale e l’apoptosi a 4, 14 e 21 giorni dopo l’induzione del danno.

Risultati. Le MV-MSC esprimono marcatori tipicamente espressi dalle MSC, inclusi il CD29 e il CD44, che sono coinvolti nella loro internalizzazione nelle cellule tubulari. Le MV contengono mRNA e microRNA associati con le capacità differenziative delle MSC e con molte funzioni cellulari (trascrizione, proliferazione, immuno-regolazione). In vitro le MV sono capaci di stimolare la proliferazione ed inibire l’apoptosi delle cellule tubulari. In vivo, la somministrazione di una singola dose di MV migliora la sopravvivenza, la funzionalità e la morfologia renale, ma non previene l’instaurarsi di un danno cronico. Inoculi multipli di MV inducono un’ulteriore miglioramento della sopravvivenza e non si instaura il danno cronico. Il meccanismo di protezione in vivo è ascrivibile ad un effetto anti-apoptotico delle MV. Gli studi in vitro dimostrano che le MV up-regolano, nelle cellule tubulari trattate con cisplatino, alcuni geni anti-apoptotici e riducono geni che hanno un ruolo centrale nella fase terminale dell’apoptosi.

Conclusioni. Le MV-MSC favoriscono la sopravvivenza delle cellule renali in vitro ed in vivo, e possono contribuire all’effetto protettivo delle MSC.

S. Bruno(1), C. Grange(1), F. Collino(1), M.C. Deregibus(1), V. Cantaluppi(1), C. Tetta(2), G. Camussi(1)
((1)University Of Torino , (2)Fresenius Medical Care Bad Homburg Germany)
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