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Emodialisi

MICROINFIAMMAZIONE E DISPENDIO ENERGETICO: UN BINOMIO CORRELATO IN EMODIALISI

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Abstract

Introduzione. La Malnutrizione proteico-energetica (MPE) è uno dei maggiori fattori di rischio per la morbilità e mortalità nei pazienti emodializzati. Alti livelli di citochine pro-infiammatorie, possono causare deperimento muscolare, ridotta sintesi di albumina e incremento del dispendio energetico. Quest’ultimo, pertanto, è da considerarsi tra i fattori in grado di contribuire allo sviluppo di MPE.

Pazienti e metodi. Lo studio è stato condotto su 65 pazienti emodializzati (25 donne e 45 uomini) con un’età media di 48.3 ± 12.1 anni. I criteri d’esclusione erano: diabete, neoplasie, malattie infiammatorie croniche, recenti interventi chirurgici. Lo stato di nutrizione è stato studiato mediante SGA (Subjective Global Assessment), antropometria, bioimpedenzometria e sulla determinazione di indici biochimici di interesse nutrizionale. Il metabolismo basale (MB) è stato misurato mediante calorimetria indiretta. Come marcatori specifici dell’infiammazione sono stati considerati: la PCR standard e ad alta sensibilità, il fibrinogeno, IL-6 (concentrazione sierica e liberazione dalle cellule mononucleari) e il TNF-α (estrazione dell’mRNA).

Risultati e conclusioni. Secondo la valutazione SGA il 62% dei pz era in adeguato stato nutrizionale, il 29% aveva una lieve-moderata malnutrizione e il 9% era severamente malnutrito. Il MB negli uomini è risultato significativamente maggiore che nelle donne (p < 0.001) mentre non c’era differenza per il quoziente respiratorio (p 0.729). Il MB correlava positivamente con il peso e il BMI (p < 0.001), mentre non correlava con età, albumina, TIBC, PTH, emoglobina, colesterolo. Inoltre vi era una forte correlazione tra i livelli di IL-6 sierica e il dispendio energetico (p < 0.001). Il 28% dei pz presentava valori di IL-6 sierica superiori alla norma, il 34 % di IL-6 cellulare, il 43% di PRC e il 48% di mRNA di TNF-α. Nell’insieme, è risultato che i pz maschi erano più infiammati delle donne. Sebbene l’aumento del dispendio energetico possa contribuire alla comparsa di segni di malnutrizione, tuttavia il nostro campione non presentava segni evidenti di malnutrizione, ad eccezione di una lieve riduzione della massa alipidica.

B. Cianciaruso(1), B. Visciano(1), P. Nazzaro(2)
((1)Cattedra Di Nefrologia, Universita' Di Napoli Federico Ii , (2)U.o.c. Nefrologia E Dialisi, Osp. A. Cardarelli Campobasso )
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