INTRODUZIONE. La conducibilità dell’acqua utilizzata per il trattamento emodialitico costituisce uno dei parametri di purezza chimico-fisica: non sono però attualmente disponibili valori di riferimento forniti dalle linee guida. Il cambiamento della conducibilità può essere correlato ad una anomala concentrazione di alcuni ioni normalmente presenti (sodio, potassio, calcio e magnesio) o ad altri ioni non presenti in condizioni di normalità.

Riportiamo casi di elevati valori di conducibilità (definiti arbitrariamente > 5 µS) contemporanei a lavori all’acquedotto cittadino eseguiti il 23 Gennaio 2012.

MATERIALI E METODI. In presenza di un valore di conducibilità elevato, è stato eseguito un prelievo di acqua in ciascuno dei seguenti punti: 1)acqua di rete 2)subito dopo l’ultrafiltrazione 3)dopo la biosmosi inversa (acqua di dialisi).

Gli ioni sodio, potassio, magnesio e calcio sono stati dosati con la cromatografia ionica, il ferro, rame e zinco con la spettrometria di assorbimento atomico.

RISULTATI. Tutti i valori degli ioni esaminati rientravano nei limiti di normalità.

Prima dell’esecuzione dei lavori all’acquedotto i valori del rame e ferro al punto 3 erano rispettivamente < 0.0001 e 0.0020 mg/l, mentre al punto 1 erano 0.0007 e 0.0129 mg/l.

In data 31 gennaio i valori di rame al punto 3 sono risultati maggiori di quelli al punto 1 (0.0032 vs 0.0019 mg/l), mentre i valori di ferro al punto 3 e 1 erano rispettivamente 0.0044 e 0.0069 mg/l. Nei casi di elevata conducibilità non si riscontrava, invece, prima dei lavori alcuna variazione.

CONCLUSIONI. La conducibilità non costituisce l’unico parametro di confronto: sono pertanto necessari ulteriori studi per la valutazione della sicurezza dell’acqua di dialisi.