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Trapianto

MIELOMA MULTIPLO E AMILOIDOSI AL CON DANNO RENALE: ESISTE UN INDICAZIONE AL TRAPIANTO RENALE?

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INTRODUZIONE

L’eleggibilità al trapianto renale (TR) nei pazienti (pts)  con malattie proliferative dei linfociti B è diventato nell’ultimo decennio un argomento molto controverso e di grande dibattito tra i vari centri trapiantologici, che spesso presentano orientamenti differenti. (Soltero L - 2012) [1] In particolare il dibattito è rivolto ai disordini proliferativi delle plasmacellule, quali mieloma multiplo (M), amiloidosi (A) AL, linfomi e recentemente anche MGUS (monoclonal gammopathy of uncertain significance), che sono frequentemente associate con un danno renale attraverso la produzione di proteine monoclonali.(Naina HV - 2012) [2]

Le linee guida internazionali non esprimono pareri unanimi sulla possibilità di eseguire il trapianto renale in caso di discrasie plasma cellulari: secondo le linee guida (LG) Canadesi (Knoll G - 2005) [3] i pts affetti da M non sono candidabili a TR; secondo quelle Europee (European Best Practice Guidelines Expert Group on Renal Transplantation - 2000 [4]) il TR va considerato con cautela nei pts con M mentre deve essere escluso nei pts con AAL e aspettativa di vita < 5 aa o con coinvolgimento cardiaco (Figura 1).

RISULTATI

Riportiamo 4 casi di pts con M o A sottoposti a TR nel nostro Centro.N.1: pt di 48 aa affetto da  insufficienza renale cronica (IRC) secondaria a malformazione delle vie urinarie e da M/IgG-K asintomatico sottoposto a TR. Il recupero funzionale è stato parziale per la comparsa di danno ischemico: tale complicanza è descritta in pts con mieloma. Dopo 8 mesi, per peggioramento della funzione renale e incremento della componente monoclonale, il paziente è stato sottoposto ad alcuni accertamenti tra i quali una scintigrafia e una biopsia renale che hanno confermato il solo danno ischemico. A distanza di poche settimane si è reso necessario il riavvio della dialisi.N.2: pt di 32 aa affetta da IRC secondaria amiloidosi AL, sottoposta a TR da donatore vivente. Il post-trapianto è stato caratterizzato da un immediato recupero della funzione renale e completa riabilitazione della pt che è rimasta in ottime condizioni generali. A 3 aa dal TR la pt è deceduta improvvisamente per coinvolgimento extrarenale della A (rottura epatica secondaria a trauma). N.3: pt di 67 aa affetto da IRC secondaria ad amiloidosi AL, sottoposto a TR 30 mesi fa. Post-intervento caratterizzato da immediato recupero funzionale con completa riabilitazione del pt. Al momento la funzione renale è normale, le condizioni generali sono ottime e non vi sono segni di progressione della A. N.4: pt di 69 aa affetto da IRC secondaria a amiloidosi AL, sottoposto a TR con immediato recupero della funzione renale. Dopo 3 mesi le condizioni sono ottime, la F è stabile e non vi sono segni di progressione della malattia.

CONCLUSIONI

La nostra esperienza conferma la difficoltà decisionale sull’indicazione al TR dei pts con mieloma o amiloidosi; il TR infatti può portare a benefici in termini di qualità di vita nonostante una  sopravvivenza minore di quella richiesta dalle LG, d’altra parte può avere una durata limitata anche in pts considerati eleggibili come quelli con M asintomatico.

release  1
pubblicata il  26 settembre 2012 
da R. Fenoglio, M. Quaglia, E. Lazzarich, A. Menegotto, A. Airoldi, C. Izzo, P. Stratta
(SCDU Nefrologia e Trapianto Renale, Dipartimento di Medicina Traslazionale, AUO Maggiore della Carità, Novara)
Parole chiave: amiloidosi, discrasie plasmacellulari, mieloma multiplo, trapianto renale complicanze
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