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Trapianto

RESEZIONE PROSTATICA TRANS-URETRALE PER OSTRUZIONE CERVICO-PROSTATICA IN PAZIENTI PORTATORI DI TRAPIANTO RENALE: RISULTATI UROLOGICI E FUNZIONALI IN UN FOLLOW-UP A LUNGO TERMINE

poster

INTRODUZIONE E SCOPO DEL LAVORO

La prevalenza dell'ipertrofia prostatica benigna (IPB) nella popolazione anziana è elevata, interessando circa il 60-70% dei maschi di età superiore ai 60 anni (Wei JT, 2008) [1]Il progressivo incremento dell'età dei pazienti sottoposti a Tx di rene  (Knoll G 2008) [2] ha comportato un consensuale aumento della prevalenza dell'ostruzione cervico-prostatica secondaria a IPB, spesso sottostimata durante il periodo dialitico nei pazienti oligurici o anurici. La resezione prostatica transuretrale (TURP) rappresenta attualmente il trattamento gold-standard dell'IPB (Oelke M, 2012). [3] Tuttavia non esistono studi sull'impatto della TURP sull'evoluzione del  Tx, in quanto i lavori esistenti sono prevalentemente focalizzati sull'evoluzione dei parametri urologici (Koziolek MJ, 2004) [4] e hanno follow-up di breve durata (Vedrine N 2009). [5] [5].

Scopo del lavoro è stata una valutazione prospettica della sicurezza ed efficacia della TURP nei riceventi di Tx renale e dell'impatto della procedura sulla funzione renale a lungo termine.

PAZIENTI E METODI

  • Gennaio 1998 - Luglio 2009, 696 Tx eseguiti c/o ns Centro
  •  n = 103 (22.8%) maschi hanno sviluppato sintomi da ostruzione cervico-prostatica dopo Tx
  •  Terapia con α-litico e 5-ARI per almeno 6 mesi
  •  Pazienti con follow-up di almeno 48 mesi inclusi nello studio (n=32)
  •  Valutazione pre-TURP e post-TURP a 1,6,24,48 mesi di  PSA, IPSS (International Prostate Symptom Score), Qmax (flusso massimo all'uroflussometria), residuo post-minzionale (post voidal residual, PVR), creatininemia sierica.
  • Complicanze precoci (entro 24 ore) e tardive valutate con classificazione di Clavien.
  • Analisi statistica eseguita con SPSS (v.15).

  

Caratteristiche preoperatorie dei 32 paz. inclusi nello studio

 

Mediana (IQR)
Età (anni) 58 (40-76)
Qmax (ml/sec) 9 (4.3-10)
IPSS 15 (12-19)
PVR (ml) 140 (80-200)
PSA (ng/ml) 1.24 (0.5-1.45)
Volume adenoma (ml) 16 (14-24)
Creatininemia (mg/dl) 2.4 (1.8-2.7)
Proteinuria (g/die) 0.2 (0.1-0.4)

RISULTATI GENERALI - SICUREZZA

  • n = 5/32 (15%) paz. erano già portatori di CV a permanenza per IPB prima della TURP
  • n =13/31 (40%) paz. erano stati sottoposti a biopsia renale tra Tx e TURP con le seguenti diagnosi:  - in n = 5 processi immunologici (n = 3 glomerulopatia cronica da trapianto; n  = 2 rigetto acuto cellulo-mediato) tutti trattati prima della TURP; in n = 5 nefrotossicità cronica da CNI; in n = 3 IFTA. 
  •  periodo di tempo mediano tra il Tx e la TURP: 6 mesi (3-14)
  •  durata mediana dell'intervento: 41 min (30-60) 
  •  durata mediana della cateterizzazione post-intervento: 2 giorni (2-4)
  •  durata mediana del ricovero 3 giorni (2-6)
  •  confema istologica della diagnosi di IPB in tutti i pazienti.
  •  complicanze post-operatorie in 7 pazienti (7/32, 22%): precoci (7%, tutte Clavien II), e tardive (15%, tutte    Clavien IIIa), descritte nella Tabella.
  •  follow-up mediano: 64 mesi (48-125)
Complicanze precoci (entro 24 ore) 1 (3%) anemizzazione con necessità trasfusionale; 1 (3%) febbre (>38°C) trattata con antibiotico; 0 (0%) sindrome TUR
Complicanze tardive (oltre 24 ore) 3 (9%) ritenzione urinaria transitoria in 2° g post-intervento dopo rimozione del CV, risolta dopo posizionamento CV per 48 ore; 2 (6%) stenosi uretrale a 3 mesi, trattata con successo con uretrotomia-Laser (Laser VIU).
Totale 7(22%)

RISULTATI - EFFICACIA

  • Il Peak Flow Rate (PFR/Qmax) è risultato significativamente aumentato da 9,5 ml/sec (pre-TURP) a 21 ml/sec (p<0.001) (Fig 1), lo score mediano di IPSS si è ridotto da 15 (pre-TURP) a 4 (p < 0,001), il rapporto IPSS/PVR si è significativamente ridotto a 1, 6, 24 e 48 mesi dopo la TURP (p<0.001).
  • Non è stato necessario alcun intervento di ri-TURP nè si è verificata alcuna sindrome TUR.
  • La creatininemia mediana si è significativamente ridotta a 1 e 6 mesi dopo la TURP (Crs = 2,4 mg/dL pre-TURP, 1,9 mg/dL al 1°m, 1,7 mg/dL a 6°m; p<0.001)  e si è attestata intorno a 2 mg/dL a 48 mesi dopo l'intervento (Fig 2).
  • 5/32 pazienti sono stati sottoposti a biopsia renale per ragioni cliniche dopo la TURP: in 1 caso era presente una glomerulopatia cronica da trapianto, mentre nei rimanenti era presente una quadro caratterizzato da prevalenti lesioni vascolari croniche.

CONCLUSIONI

Questo studio conferma la sicurezza e l'efficacia a lungo termine della TURP nel trattamento della IPB nel paziente portatore di Tx renale. La TURP migliora significativamente le conseguenze funzionali e i sintomi della IPB con un beneficio sulla funzione renale, che in questo studio è significativamente migliorata nei primi 6 mesi dopo l'intervento con una successiva stabilizzazione fino a 48 mesi di follow-up. Studi controllati sono necessari per definire l'impatto del trattamento della componente ostruttiva cervico-prostatica con TURP sull'evoluzione a lungo termine del Tx.

release  1
pubblicata il  26 settembre 2012 
da M Quaglia¹, A Volpe², R Fenoglio¹, A Airoldi¹, C Izzo¹ , F Pagani ¹, V Capone ¹, C Terrone², P Stratta¹
(SCDU Nefrologia e Trapianto¹ e Urologia², Università “Amedeo Avogadro”, Ospedale “Maggiore della Carità”, Novara)
Parole chiave: trapianto renale, trapianto renale complicanze, TURP
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