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Trapianto

CANDIDIASI INVASIVA. UN FOCUS INFETTO DESUETO PER LA TEMIBILE PATOLOGIA FUNGINA

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Introduzione

La Candidiasi Invasiva ha elevata mortalità nei Pazienti portatori di trapianto renale e Candida Albicans è fra le più frequenti cause di sepsi negli stessi [1]. I principali fattori di rischio sono l’immunodeficienza acquisita per la terapia immosoppressiva [2], sovra-infezione batterica con stato di sepsi [3].

Case report

Riportiamo il caso di una paziente di sesso femminile di 60 anni e razza caucasica, portatrice di trapianto renale da 7 anni. Insufficienza renale cronica III°, insorgenza di epigastralgia con nausea, vomito e movimento degli indici di funzione renale consensuali a disidratazione, alterazione di lipasi ed amilasi, addensamento BP destro e movimento degli indici di flogosi, negativo il pattern immunologico. Modifiche terapeutiche apportate: 1. riduzione posologica dei farmaci antirigetto: tacrolimus da 1 mg x 2/die a 1 mg x 1/die, micofenolato 500 mg x 2/die a 500 mg x 1 die; 2. antibiotica ceftriaxone ev 1 g x 2 al giorno per 7 giorni, idratazione adeguata ed aerosol + ossigeno terapia, con netto miglioramento clinico complessivo. Dopo circa un mese recrudescenza clinica, con particolare dolorabilità colecistica, febbre intermittente, alterazione di lipasi ed amilasi, emocolture ed urinocolture negative, markers neoplastici ed immunologici negativi. Rapido declino clinico con sviluppo di quadro di sepsi e MOF. La paziente è stata trasferita in terapia intensiva, assistita dal punto di vista ventilatorio e supportato il circolo con sostanze ad azione cardiotonica, diuretico ad infusione continua, sospensione della terapia immunosoppressiva per evoluzione neutropenica della formula leucocitaria, politerapia antibiotica ed antifungina. TAC addome: diverticolo duodenale e formazione cistica pancreatica di non significato critico. Ulteriore peggioramento dopo 48 ore con quadro di addome acuto. Sottoposta a laparotomia esplorativa con evidenza di colecistite suppurativa ed infiammazione pancreatica, sottoposta a colecistectomia, toilette peritoneale e posizionamento di drenaggio in sede sottoepatica. Peggioramento del quadro settico con evoluzione in shock ipovolemico [4]. Nuovo studio tomografico: espansione della raccolta ad evoluzione gassosa e fistola duodeno-pancreatica. EGDS: gastrite antrale, non ulcere sanguinanti, biopsie gastroduodenali che, postume, hanno dato diagnosi di Candida Albicans, con materiale necrotico-flogistico inglobante spore e ife fungine. Dopo 24 ore disseminazione fungina con emocolture, urinocolture, coltura liquido peritoneale e del liquido dal drenaggio peripancreatico positive per Candida Albicans. Decesso per stato settico e shock ipovolemico.

Conclusione

Caso di Candidiasi Invasiva a partenza colecistica ed evoluzione dello stato infettivo in MOF a decorso infausto.

release  1
pubblicata il  27 settembre 2012 
da Cosaro A., Cosentini V.,Gammaro L., Oldrizzi L.
(UO Nefrologia e Dialisi, Ospedale G Fracastoro, San Bonifacio Verona)
Parole chiave: Candida Albicans, MOF, terapia immunosoppressiva, trapianto renale
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