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Trapianto

RECUPERO PIU’ RAPIDO PER I TRAPIANTI DI RENE DA DONATORE A CUORE NON BATTENTE, DOPO 20 MINUTI DI OSSERVAZIONE, PER GLI ORGANI MANTENUTI IN MACCHINA DI PERFUSIONE

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Abstract

INTRODUZIONE. Il prelievo di organi da donatori a cuore non battente (NHBD), secondo la Legislazione Italiana, prevede, per l’accertamento di morte dopo arresto cardiaco, 20 minuti di osservazione. Nonostante annosi dubbi sull’idoneità di questi organi, i dati di laboratorio mostrano come tale tempo di osservazione sia compatibile con il trapianto. Queste indicazioni hanno incoraggiato lo sviluppo di un comitato etico ad hoc che nel 2007 ha approvato il progetto “Alba”, focalizzatosi inizialmente sul trapianto renale.

METODI E RISULTATI. Al dicembre 2011, su 10 reni trapiantati i primi 4 erano stati conservati in ghiaccio mentre per i successivi 6 è stato possibile utilizzare una macchina di perfusione. Non sono state riscontrate significative differenze istologiche tra i due gruppi. Due reni conservati in ghiaccio sono stati espiantati entro 6 mesi, rispettivamente per trombosi della vena renale e sepsi. Un paziente ricevente un rene mantenuto in macchina di perfusione è andato incontro a morte cardiaca dopo 13 giorni. Non vi sono state differenze significative nei tempi di ricovero tra i due gruppi: 31,33±2,31(SD) giorni per i reni conservati in ghiaccio, 24,50±11,11 per quelli in macchina di perfusione. La creatininemia (mg/dl) alla dimissione e dopo 6 mesi di follow-up risultava sovrapponibile fra i due gruppi (P=NS). Una differenza significativa è stata invece osservata tra la creatininemia a 6 mesi e quella alla dimissione: rispettivamente 2,00±0,14 vs 9,13±1,89 per i reni conservati in ghiaccio (P=0,02) e 2,38±2,18 vs 7,80±2,94 per quelli in macchina di perfusione (P=0,02). I pazienti con reni conservati in macchina di perfusione hanno inoltre mostrato dopo un mese di follow-up un recupero più rapido se rapportato ai pazienti con reni conservati in ghiaccio: SCr 3,57±2,44 vs 7,80±2,94 (P=0,02).

CONCLUSIONI. La nostra esperienza sui trapianti da NHBD ha mostrato quindi che il programma “Alba” è attuabile sia utilizzando tecnica di conservazione in ghiaccio che mediante macchina di perfusione e che a 1 mese dal trapianto, i reni mantenuti in quest'ultima, mostravano una miglior funzionalità.

M. Abelli(1), E. Ticozzelli(1), B. Maiga(2), A. Ferrario Di Torvajana(2), A. Patanè(2), P. Albrizio(3), M. Gregorini(3), C. Libetta(3), T. Rampino(3), V. Sepe(3), P. Geraci(4), A. Dal Canton(3)
((1)Unità Di Trapianto Renale Pavia , (2)Unità Di Chirurgia Pavia , (3)U.o. Di Nefrologia, Dialisi E Trapianto Pavia , (4)Unità Di Medicina Dei Trapianti Pavia )
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