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Trapianto

TRAPIANTO DI RENE TREDICI ANNI DOPO TRAPIANTO DI POLMONE PER BRONCIECTASIE PRIMITIVE

Abstract

Introduzione. i pazienti portatori di trapianti di organi solidi escludendo quello renale è gravato a seconda delle casistiche dal 10 all’80% da insufficienza renale e di questi il 20% ha una insufficienza renale cronica terminale (ERDS). Tra i trapianti di organi solidi il 6% dei pazienti portatori di trapianto di polmone ha insufficienza renale e di questi il 12% necessita di dialisi. Tra i fattori di rischio l’uso di inibitori delle calcineurine (CNI). Questo studio riporta Il caso clinico di una donna di 70 anni portatrice di trapianto di polmone e dopo 13 anni trapiantata di rene.

Materiali e metodi. donna di 70 anni, all’età di 4 anni diagnosi di polmonite morbillosa e successivamente di bronchiettasie polmonari più volte complicatesi da episodi infettivi. Progressiva insufficienza respiratoria sino alla necessità di trapianto polmonare all’età di 56 anni, terapia immunosoppressiva steroidi, micofenolato, ciclosporina. Nell’anno successivo insorgenza di insufficienza renale che progredisce sino alla necessità di trattamento sostitutivo cinque anni dopo il trapianto di polmone. In tale occasione veniva sospesa la CNI.

Risultati. la paziente è stata inserita in lista d’attesa per trapianto renale per difficoltà di accesso vascolare. Le comorbidità insorte: epatopatia HCV correlata, episodi infettivi polmonari recidivanti, positività CMV DNA, progressiva riduzione della diffusione della DLCO, fratture spontanee per osteoporosi. La paziente è stata sottoposta a trapianto di rene da donatore cadavere dopo otto anni dall’inizio della dialisi. Il decorso post-operatorio è stato caratterizzato dalla pronta ripresa della diuresi ma complicato dall’insorgenza di trombosi vena femorale e iliaco comune omolaterale del graft e da severa insufficienza respiratoria secondaria ad aspergillosi.

Conclusioni. l’insufficienza renale è una complicanza frequente in corso di trapianti d’organi solidi e talvolta necessita di trattamento sostitutivo. I pazienti portatori di trapianto d’organo solido in trattamento dialitico nonostante le comorbidità hanno una sopravvivenza maggiore dal 60 al 70% se accedono al programma di trapianto renale. Sarebbe opportuno una corsia preferenziale per poter ottenere il trapianto di rene in tempi brevi.

M. D'Arezzo(1), D. Taruscia(2), V. Nastasi(3), G. Gaffi(4), E. Balestra(5), F. Brigante(6), L. Bibiano(7), G.M. Frasca'(8)
((1)SOD Nefrologia Dialisi e Trapianto di Rene Ospedali Riuniti Ancona )
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