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Trapianto

TRAPIANTO RENALE DA VIVENTE (LKT) DOPO TRAPIANTO DI MIDOLLO OSSEO (TMO) DA STESSO DONATORE: ESPERIENZA MONOCENTRICA

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Abstract

Il TMO è spesso complicato da un danno renale acuto e/o cronico (75% dei casi in regimi mieloablativi).

Casi di LKT da stesso donatore di TMO sono limitati in Letteratura e non è ancora definito quale sia il più appropriato protocollo immunodepressivo (ID); i meccanismi molecolari alla base della “tolleranza immunologica” non sono ancora chiari, anche se l'esperienza clinica mostra come, sulla base del chimerismo completo del sistema emopoietico, sia possibile sospendere precocemente la ID.

Gli autori descrivono due casi di LKT successivo da stesso donatore di TMO.

I: D.P.A., 46 aa

2000: TMO allogenico per LMC (donatore HLA identico) complicato da IRA secondaria a Cidofovir e Tacrolimus.

2001: biopsia renale: nefrite interstiziale immunoallergica e Gn IgA; terapia steroide; IRC.

2002: avvio emodialisi.

Aspirato midollare: remissione di LMC (4 anni), chimerismo completo.

2004: LKT da stesso donatore di TMO; s-Cr dimissioni: 1,2 mg%; ID: Metilprednisolone ridotto e sospeso al III mese.

05/2012: funzione renale stabile (s-Cr 1,1 mg%, pto 0,2/d) in assenza di episodi di rigetto e/o infettivi; follow up ematologico negativo.

II: S.M., 28 aa

2003: TMO allogenico per LAL-B (donatore aploidentico) complicato da CID e cistite emorragica.

2004: malattia linfoproliferativa EBV+ trattata con Rituximab con remisione completa; stenosi ureterale bilaterale; IRC.

2005: ureteroneocistostomia sx e nefrectomia dx (istologico: AdenoCa scarsamente differenziato); avvio emodialisi.

Aspirato midollare: remissione di LAL-B (8 anni), chimerismo completo.

2012: LKT da stesso donatore di TMO; s-Cr (dimissioni): 1,4 mg%; ID: Metilprednisolone rapidamente ridotto al II mese.

05/2012: funzione renale stabile (s-Cr 1,5m%, pto assente); non episodi di rigetto e/o infettivi.

Nel nostro Centro, i casi di LKT dopo TMO da stesso donatore, in cui è stato possibile, sulla base del chimerismo completo donatore-ricevente, minimizzare la ID e contenerne gli effetti sfavorevoli a medio-lungo termine (in particolare in paziente a rischio neoplastico molto elevato, caso II) hanno mostrato un esito positivo.

La nostra esperienza conferma l'interesse per I più recenti protocolli di induzione di tolleranza immunologica basati sull' infusione di cellule staminali (condizionamento nonmieloablativo) in concomitanza con il LKT.

G. Tognarelli(1), E. Gallo(1), C. Ariaudo(1), M.M. Rossetti(1), A.M. Manzione(1), S. Ferrario(1), G.P. Segoloni(1)
((1)Unità Trapianto Renale, Cattedra Di Nefrologia, A.o.u. S.giovanni Battista Torino )
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