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Trapianto

VALUTAZIONE DEI FATTORI DI RISCHIO E DELL’INCIDENZA DI COMPLICANZE EMORRAGICHE POST-BIOPSIA NEL PAZIENTE TRAPIANTATO DI RENE CON UTILIZZO DI PFA-100®: ESPERIENZA MONOCENTRICA

Abstract

INTRODUZIONE. Nel trapianto renale l’agobiopsia percutanea ecoguidata (BR) consente di ottenere informazioni essenziali per la diagnosi e la prognosi delle disfunzioni del graft. Tale procedura comporta un rischio di eventi emorragici. Scopo dello studio è stato di analizzare l’incidenza di complicanze emorragiche ed i possibili fattori di rischio presenti all’atto della BR.

MATERIALI E METODI. Sono stati analizzati retrospettivamente i dati clinici e di laboratorio di 124 pazienti trapiantati di rene sottoposti a BR nel nostro centro nel periodo dal 1 gennaio 2011 al 31 dicembre 2011. Sono stati inoltre inclusi nell’analisi dati relativi alla manovra (numero di tentativi bioptici effettuati).

RISULTATI. L’incidenza di complicanze minori (ematuria macroscopica (EM)) è stata del 6,45% (8 su 124 pz), in assenza di complicanze maggiori. Non differenze significative tra pazienti con EM rispetto ai pazienti senza EM nei seguenti parametri: PAS 136,8±13,6 vs137,8±19,1; PAD 80,7±9,8 vs 79,1±11; bleeding time (BT) (sec.) 296,2±194 vs 306,6±121,6; INR 1±0,14 vs 1,02±0,09; piastrine (x mm3) 185000±77800 vs 187000±56900; ematocrito (%) 32,6±4,3 vs 33,7± 5,1; sCr 2,8±0,99 vs 2,7±1; proteinuria 24h 1,7±1,4 vs 1,4±1,6. Il numero medio di tentativi di prelievo bioptico nei pazienti senza EM è stato di 2,4±0,66 vs 2,8±0,99 nei pazienti con EM. Nei pazienti con BT>480 sec (11 pazienti su 124) è stato eseguito il test PFA-100® che è risultato alterato in 7 pazienti. Tali pazienti sono stati sottoposti a BR dopo 1 pool piastrinico (PP) (4 pz), desmopressina (2 pz), 1 PP e plasma (1 pz). Il paziente trattato con PP e plasma ha sviluppato EM.

CONCLUSIONI. La nostra esperienza indica che la BR è una metodica sicura nel paziente trapiantato associandosi ad una bassa incidenza di complicanze emorragiche minori ed all’assenza di eventi maggiori. Il nostro studio suggerisce come l’impiego del test di funzionalità piastrinica (PFA-100®) in pazienti con alterato BT possa essere un valido strumento per valutare la necessità di effettuare un trattamento pre-biopsia finalizzato a ridurre il rischio emorragico.

A. Ranghino(1), A. Mella(1), A.D. Quercia(1), D. Diena(1), A.M. Manzione(2), L. Biancone(1), F. Simonato(1), G.P. Segoloni(1)
((1)Dip. Medicina Interna - Università di Torino e SCDU Nefrologia, Dialisi e Trapianto - Osp. Molinette Torino ITALY, (2)SCDU Nefrologia, Dialisi e Trapianto - Osp. Molinette Torino ITALY)
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