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Trapianto

INCIDENZA DI TROMBOSI VENOSA PROFONDA TARDIVA IN PAZIENTI TRAPIANTATI DI RENE: ESPERIENZA DI UN SINGOLO CENTRO

Abstract

INTRODUZIONE. I pazienti trapiantati di rene presentano una condizione di ipercoagulabilità che contribuisce all’incremento dell’incidenza delle trombosi venose profonde che possono manifestarsi anche tardivamente in condizioni di completa stabilità funzionale. Nei pazienti sottoposti a trapianto di rene è presente uno sbilanciamento dei meccanismi emostatici a genesi multifattoriale con incremento dei fattori procoagulanti correlato sia a classici fattori di rischio (diabete, gravidanza, obesità, stato trombofilico preesistente), sia correlato al trapianto (intervento di trapianto, terapia immunosoppressiva, malattia di base, modalità dialitiche pre-trapianto, eritrocitosi post-trapianto, infezioni post-trapianto). Abbiamo osservato un gruppo di pazienti trapiantati presso il nostro Centro nel periodo 2008-2011 che hanno presentato almeno un episodio di trombosi venosa profonda (TVP) entro 24 mesi dopo l’intervento di trapianto.

PAZIENTI E METODI. Abbiamo valutato 24 pazienti con nuovo trapianto renale effettuato negli anni 2008-2011 che hanno sviluppato TVP (arti inferiori, arti inferiori complicata da embolia polmonare, retinica). Abbiamo valutato per ogni paziente la malattia di base, la terapia immunosoppressiva, l’incidenza di infezioni post trapianto, la tipologia dialitica (emodialisi o dialisi peritoneale) e la rapidità di sviluppo di eritrocitosi post-trapianto.

RISULTATI. Abbiamo osservato differenze statisticamente significative nei pazienti trapiantati a seconda della terapia immunosoppressiva (maggiore incidenza di TVP nei pazienti in terapia con ciclosporina o ciclosporina + mTOR inibitori) nei pazienti con policistosi renale e LES e nei pazienti con rapida correzione dei valori di ematocrito post-trapianto.

CONCLUSIONI. Lo stato di ipercoagulabilità nei riceventi di trapianto renale è una condizione patologica a genesi multifattoriale che rappresenta una severa complicanza anche nel trapianto stabilizzato. La prevenzione può consistere da un lato nell’accurato screening per trombofilia pre-trapianto con possibile elencazione di linee guida dall’altro nell’individuare pazienti ad alto rischio di sviluppo di TVP (pazienti con diabete,obesità,terapia immunosoppressiva ad alte dosi, correzione eccessivamente rapida dell’anemia pre-trapianto) a cui vanno applicate terapie antiaggreganti a lungo termine.

P. Todeschini(1), V. Dalmastri(1), G. Feliciangeli(1), G. Comai(1), M. Montanari(1), M.L. Angelini(1), M.P. Scolari(1), S. Stefoni(1)
((1)Policlinico S. Orsola - Unità Operativa di Nefrologia, Dialisi e Trapianto Bologna ITALY)
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