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Dialisi peritoneale

MEROPENEM IN SOMMINISTRAZIONE INTRAPERITONEALE CONTINUA IN UN CASO DI PERITONITE DA OCHROBACTRUM ANTHROPI

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INTRODUZIONE

Nonostante il meropenem presenti un ampio spettro di copertura contro gram negativi, gram positivi e la maggior parte degli anaerobi, l’esperienza con questo farmaco nel trattamento delle peritoniti in pazienti in dialisi peritoneale è modesta e limitata alla somministrazione endovenosa.

In Letteratura è riportato un solo caso di somministrazione intraperitoneale intermittente che ne dimostra l’efficacia e la sicurezza nel trattamento di un’infezione sistemica in un paziente privo di accessi vascolari. Non sono invece fornite indicazioni sulla modalità di somministrazione continua.

Descriviamo un caso di peritonite, causata da un raro patogeno, trattata con la somministrazione intraperitoneale continua di meropenem.

CASE REPORT

Un uomo di 55 anni, iperteso, polivasculopatico e in trattamento dialitico peritoneale automatizzato da circa un anno viene ricoverato con evidenti segni clinici (febbre ed addominalgia) e laboratoristici (conta globuli bianchi su dialisato effluente: 2650/mmc) di peritonite acuta. Viene da subito avviata una terapia antibiotica empirica con somministrazione intraperitoneale di cefazolina e ceftazidime, adottando un regime di CAPD con 4 scambi al dì e utilizzando le concentrazioni di antibiotico raccomandate dalle linee guida dell'ISPD. Tale schema viene continuato per 3 giorni purtroppo senza beneficio.

Presa visione dell’esame colturale del liquido peritoneale, positivo per Ochrobactrum anthropi, sulla base delle multiple resistenze segnalate all’antibiogramma, si decide di intraprendere terapia con meropenem intraperitoneale. Dopo una dose di carico di 500 mg in uno scambio di 6h, il paziente continua il trattamento in CAPD (4 scambi/die) con 200 mg per ogni singolo scambio, completando due settimane di terapia con completa risoluzione dell’infezione. Il decorso clinico e dei principali parametri laboratoristici è schematizzato in Figura 1.

CONCLUSIONI

Ochrobactrum anthropi è un patogeno emergente soprattutto in pazienti immunodepressi: finora solo quattro casi di peritonite sono stati riportati in Letteratura (Figura 2). Poiché l’infezione può essere correlata a grave morbidità, è giustificato un trattamento aggressivo.

A nostra conoscenza, questo è il primo caso di peritonite trattato con meropenem secondo uno schema di somministrazione intraperitoneale continua. Se non sufficiente per giungere a conclusioni definitive sull’adozione di un simile regime in casi difficili, questo report amplia perlomeno il nostro armamentario (Figura 3) nel trattamento delle peritoniti fornendo un’indicazione precisa su un possibile schema terapeutico efficace e sicuro per la somministrazione intraperitoneale continua del meropenem in dialisi peritoneale.

release  1
pubblicata il  24 settembre 2012 
da Francesco Iannuzzella, Alfredo Stefani, Fabio Carlini, Roberto Rustichelli, Sonia Pasquali
(S.C. di Nefrologia e Dialisi, Arcispedale S. Maria Nuova, IRCCS Reggio Emilia)
Parole chiave: dialisi peritoneale, meropenem
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