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Dialisi peritoneale

INSULINO RESISTENZA E DEFICIT DI 25IDROSSI-(25D) IN DIALISI PERITONEALE

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Abstract

PREFAZIONE/INTRODUZIONE. La carenza di vitamina D è frequente nella popolazione generale ed in particolare negli uremici. Tale condizione, riscontrata sia in emodialisi (HD) che in dialisi peritoneale(DP) sembra determinare un alterato metabolismo del glucosio. Alcuni studi su pz in HD hanno evidenziato un miglioramento dell’insulinoresistenza dopo trattamento con 1,25(OH)2D3.

Scopo del lavoro. valutare l' eventuale correlazione tra ipovitaminosi D e insulinoresistenza in DP.

MATERIALI E METODI. In 37 pz stabili (16 F,21 M), non affetti da DM , in DP come prima scelta (età 62±9.5 aa,età dialitica 36.1±32 mesi) sono stati valutati i seguenti parametri: dosaggio 25(OH)D e 1.25(OH)D, calcemia, fosforemia, PTH, albuminemia, Hb, adeguatezza dialitica. 30 pz (81%) avevano una diuresi residua > 500 ml/24 ore. L’insulinoresistenza è stata valutata mediante HOMA-IR.

RISULTATI e CONCLUSIONI. Tutti i pz presentavano normali indici di adeguatezza dialitica (Clcr/sett 64±13 l/sett; KT/Vsett 2,5± 0,4), l’albuminemia 3,6±0,3 g/dl, l’Hb 11,5± 0,4 g/dl, calcemia 9,2±0,6 mg/dl; fosforemia 4,8±0,7mg/dl, PTH 306±104 pg/ml, 25(OH)D 12.9±7.4, 1.25(OH)D 16.7±11.9, insulinemia 14.3±8, HOMAIR 3.49±1.86.

25 pz (gruppo A) avevano valori inferiori a 15 ng/ml di 25(OH)D (8,2±2.8), mentre 12 pz(gruppo B) presentavano valori maggiori(20,5±5.1). Il gruppo A aveva l’HOMAIR 3,79±2 mentre il gruppo B aveva l’HOMAIR 3.85±1.5. Ridotti valori di 25(OH)D erano più rappresentati nelle femmine (78%) rispetto ai maschi (33%).

Conclusioni. Recentemente è stato suggerito che bassi valori di 25(OH)D possano essere responsabili di una aumentata insulinoresistenza nei pz in DP. I nostri dati confermano la presenza di: 1) un deficit di 25(OH)D e 1.25(OH)D in DP 2)alti livelli di insulinemia associati a una condizione di insulinoresistenza espressa come Homa-IR 3)assenza di correlazione tra bassi livelli d 25(OH)D e 1.25(OH)D e l’HoMA-IR. Riteniamo che solo un arruolamento di un numero più consistente di pazienti possa verificare la validità di tale ipotesi. Segnaliamo come nel nostro studio sia più frequente nelle donne una condizione di ipovitaminosi D.

A. Rocca(1), C. Esposto(2), B. Borzacca(1), A. Cicchinelli(1), M. Casarci(1), G.E. Russo(1), A. Filippini(2)
((1)Uoc Nefrologia E Dialisi A Policlinico Umberto I Sapienza Universita' Di Roma , (2)Uoc Nefrologia E Dialisi Policlinico Casilino Roma )
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