Taxonomy tells you that not only you need to have morphologic evidence of a podocytopathy, but you need to a cause for it before you can formulate a complete diagnosis.
The application of innovative technologies such as proteomics to human and animal models of AKI is an unbiased approach to known candidates in the first phase of biomarkers discovery to clinically useful assay.
Neonatale, Infanzia, Adolescenza
La diagnosi di SEUa è clinica e di esclusione. Posta diagnosi di microangiopatia trombotica ed esclusa la forma tipica della malattia tramite coprocoltura e ricerca della verotossina circolante, è necessario porre in diagnosi differenziale la porpora trombotica-trombocitopenica o sindrome di Moschcowitz, malattia rara con una prevalenza di 1-5 casi su 10 000 abitanti (5). Nel paziente affetto da SEU è necessaria l’analisi dei livelli plasmatici dei fattori del complemento (C3, C4, CFH, CFI and CFB),dell’espressione di MCP sulla membrana dei leucociti circolanti e la ricerca degli anticorpi anti CFH.
In ogni caso, livelli plasmatici entro i limiti della norma non escludono la presenza di mutazioni e di alterata regolazione complementare (73). L’analisi genetica svolge un ruolo imprescindibile nel definire la prognosi della SEUa, poiché è in grado di fornire informazioni preziose sulla sopravvivenza, l’outcome renale e le possibilità di recidiva, in particolare dopo trapianto renale. Fondamentale risulta lo studio dei geni che codificano per le proteine del complemento, che si effettuava, in un passato molto recente, secondo un protocollo di screening messo a punto dall’ European Working Party on the Genetics of HUS e che si avvaleva di tecniche di sequenziamento classico
Si era stabilito un algoritmo per lo studio genetico, conseguente ai risultati dei dosaggi plasmatici dei fattori del complemento . Si iniziava cercando le mutazioni del fattore H e solo qualora non le si fosse trovate , si procedeva con la ricerca degli altri fattori CF I, MCP, C3, CFB, THBD), arrestando lo studio al ritrovamento di una singola mutazione (74) .
Attualmente i pazienti con SEUa vengono studiati per tutti i geni noti associati alla malattia, proprio perché si è constatato che la sussistenza di una mutazione non esclude la possibilità di una seconda o di una terza con conseguente impatto sul fenotipo e sul decorso clinico della patologia. Sarebbe molto utile effettuare anche gli aplotipi di rischio CFH-H3e MCPggaac, ( incidenti sulla penetranza di malattia e sul fenotipo), le delezione , i riarrangiamenti di CFH-CFHR, e gli anticorpi anti CFH (75-76).
In accordo con questo nuovo approccio omnicomprensivo , si è passati all’utilizzo di nuove metodiche strumentali per ottenere risultati più accurati in tempi minori, transitando a metodiche più innovative come l’ NGS
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